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News su Lavoro

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  1. I lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro possono chiedere la NASpI. Tuttavia, solo determinate tipologie di recesso involontario dal rapporto di lavoro danno diritto all’indennità mensile di disoccupazione. Si tratta, principalmente, di tutti i licenziamenti comminati dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore, a cominciare dal licenziamento disciplinare, sia esso per giustificato motivo soggettivo che per giusta causa. Il diritto alla NASpI nasce anche in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Quali sono le altre tipologie di recesso che, pur non qualificate quali licenziamenti, possono portare il lavoratore ad acquisire il diritto all’indennità? Con quali modalità deve essere effettuata la richiesta?
  2. In vista della legge di Bilancio prende forma il dibattito sulle risorse disponibili e sulle conseguenti misure allo studio del Governo. Quest’anno sembra che i margini di manovra dell’Esecutivo siano estremamente ristretti, forse più che in passato. Il Governo ha quale obbiettivo quello di confermare i tagli al cuneo fiscale sulle buste paga dei dipendenti. Altri temi che paiono essere in agenda sono la proroga dell’APE sociale, la conferma dell’incremento della pensione minima per gli over 75 ed anche un intervento sul tasso di rivalutazione delle pensioni. Tra conferme e proroghe sembrerebbe un provvedimento di consolidamento delle posizioni assunte più che innovativo. Quindi, come sarà la nuova finanziaria? Probabilmente la strada che sarà percorsa è quella dell’efficientamento del sistema attraverso misure che generano indirettamente forme di risparmio.
  3. Con la riforma dello sport sono stati definiti i regimi previdenziali e contributivi da applicare al rapporto di lavoro sportivo. Regime che dipende dalla tipologia di contratto con cui viene regolamentato il rapporto di lavoro, a seconda che si tratti di lavoratori subordinati professionisti e dilettanti, autonomi, co.co.co. professionisti, oppure lavoratori autonomi, co.co.co. operanti nell’ambito del dilettantismo e co.co.co. di tipo amministrativo-gestionali. Quali regole e obblighi sono previsti dal punto di vista previdenziale con riferimento a queste categorie di lavoratori?
  4. Esistono obblighi importanti a carico delle aziende sulla formazione di tutti i soggetti coinvolti in ambito di salute e sicurezza sul lavoro. In materia, il legislatore ha richiesto a più riprese di modificare gli attuali accordi attuativi della presente normativa in modo da rendere questo obbligo di legge una concreta misura di prevenzione che attenui notevolmente i rischi correlati alle mansioni svolte. Le imprese sono, infatti, in attesa di nuove indicazioni che saranno emanate con un futuro accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano. In attesa del prossimo intervento quali regole devono applicare le aziende? Quali sono le novità in arrivo?
  5. Il Ministero della Salute ha aggiornato le modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti in caso COVID-19. Nuove regole che impattano anche nella gestione dei lavoratori all’interno degli ambienti di lavoro e che devono essere prese in considerazione dalle imprese anche alla luce dell’aumento, nel mese di settembre, dei casi dovuti all’ultima variante del virus. Come cambiano le regole in caso di test positivo o solo nel caso di contatto con casi di COVID? Quali sono i diritti sono ancora in vigore per alcune tipologie di lavoratori dipendenti al fine di evitare la diffusione del virus?