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  • Disciplinare aspetti sostanziali dei rapporti di lavoro quali il salario minimo, i diritti dei lavoratori “senza tempo”, i diritti “minimi” dei lavoratori digitali: è questo, in sintesi, l’impegno che la Commissione e il Parlamento europeo stanno profondendo negli ultimi anni in materia giuslavoristica. Si tratta di un modello di tutela che, soprattutto per i lavoratori senza tempo e per quelli digitali, opera attraverso il riconoscimento di diritti procedurali per facilitare l’accesso alle tutele, e l’attribuzione di diritti di informazione individuali e collettivi. Si tratta, quindi, di un protagonismo legislativo di nuovo genere e di una certa ambizione. Infatti, la proposta di direttiva sui riders, approvata definitivamente dal Parlamento europeo lo scorso 24 aprile, si misura con l’impatto delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale con un approccio che potrebbe definirsi sperimentale ed, eventualmente, estendibile nei confronti del più ampio mondo del lavoro, e si spinge fino a intervenire sul terreno sismico della qualificazione del contratto di lavoro. Cosa non convince?
  • Bonus da 100 euro ai lavoratori dipendenti a gennaio 2025. Sarà questo l’importo effettivamente percepito? Dall’analisi della disciplina, prevista dallo schema di decreto legislativo recante interventi ai fini IRPEF e IRES, e grazie ad alcuni esempi di calcolo il beneficio fruibile sembra essere minore. Infatti, l’eventuale stima del netto potrà essere di ammontare diverso a seconda che venga confermato o meno l’attuale esonero parziale dei contributi IVS lavoratori in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2024. Quanto alle modalità di erogazione è previsto che l’importo venga anticipato dal datore di lavoro il quale, in qualità di sostituto di imposta, provvederà poi al recupero con la compensazione con altri tributi e contributi. Quali sono i requisiti per la fruizione del beneficio? Come si chiede? Quali sono i punti ancora da chiarire?
  • La legge di conversione del decreto PNRR rinnova il sistema di ispezioni sul lavoro in Italia. L’INPS e l’INAIL escono dal cilindro univoco dell’Ispettorato nazionale del lavoro e tornano alle loro originarie funzioni, acquisendo la piena autonomia in materia di vigilanza e ispezione rispettivamente per la parte previdenziale e assicurativa. L'Ispettorato nazionale del lavoro, tuttavia, non viene accantonato come progetto ma anzi viene rilanciato. Sempre in materia di ispezioni un’altra novità del decreto PNRR è la lista di conformità INL. Come cambierà il sistema di segnalazioni e ispezioni per le imprese?
  • I lavoratori e le lavoratrici che percepiscono la NASpI e la DIS-COLL saranno scritti d’ufficio nella piattaforma del Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. E’ quanto previsto dal decreto Coesione con lo scopo di facilitare la ricerca di un lavoro. I soggetti registrati nel SIISL dovranno sottoscrivere il curriculum vitae, il Patto di attivazione digitale e il Patto di servizio sulla piattaforma. Si tratta degli stessi adempimenti a cui sono tenuti i percettori del supporto per la formazione e il lavoro e dell’assegno di inclusione. E’ utile ricordare che l’INPS, con il messaggio n. 1358 del 2024, ha comunicato di aver realizzato nell’ambito della piattaforma SIISL un sistema basato sull’intelligenza artificiale per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Come funziona la piattaforma SIISL?
  • La retribuzione minima fissata dai contratti collettivi gode della presunzione del rispetto dei principi costituzionali della proporzionalità e sufficienza. In assenza di norme collettive applicabili, la retribuzione è determinata con accordo individuale e, nell'ipotesi di mancata intesa, è il giudice a fissare il corrispettivo minimo assumendo come parametro le tabelle salariali dei contratti collettivi di settori affini. Il presupposto costituito dal principio costituzionale dettato dall’art. 36 Cost. percorre il nostro ordinamento fino a pervenire ai criteri di disciplinabilità integrati dalla contrattazione di livello aziendale. Come?