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  • È in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto 28 aprile 2025, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze approva la metodologia in base alla quale l’Agenzia formula la proposta di concordato preventivo biennale 2025-2026 per i contribuenti di minori dimensioni, che svolgono attività nel territorio dello Stato e che sono titolari di reddito di impresa ovvero di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni. La proposta di CPB è elaborata utilizzando i dati dichiarati dal contribuente e le informazioni correlate all’applicazione degli ISA, anche relative ad annualità pregresse.
  • A partire dal pomeriggio del 30 aprile l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti le dichiarazioni dei redditi precompilate (modelli 730 e Redditi Persone fisiche). A chi sono destinati i dichiarativi e con quali modalità si possono consultare? Quali sono le informazioni utilizzate dall’Agenzia delle Entrate? E quali sono i prossimi passi da compiere?
  • Lo schema di disegno di legge che modificherà la legge 9 agosto 2023, n. 111 (legge delega per la riforma fiscale), approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2025, contiene diverse previsioni: tra queste, è di particolare interesse quella concernente l'ordinamento giudiziario tributario. Intervenendo sui principi e criteri direttivi relativi al contenzioso tributario contenuti nell'art. 19 della legge delega, il Ddl prevede che il Governo debba disciplinare l’ordinamento, lo stato giuridico e il ruolo dei magistrati tributari, uniformandoli, in quanto compatibili, a quelli della magistratura ordinaria.
  • Nel predisporre il modello Redditi 2025, il contribuente che ha aderito al concordato preventivo biennale nel 2024, che presentava debiti con il fisco di ammontare eccedente 5.000 euro e ha potuto accedere al CPB solo per effetto della rateizzazione del debito, deve verificare il tempestivo versamento delle rate derivanti dai piani di dilazione approvati dall’agente della riscossione. Infatti, in caso di mancato versamento di 8 rate anche non consecutive, il contribuente decade dalla rateazione e, se l’ammontare del debito residuo non pagato è di importo superiore a 5.000 euro, decade anche dal CPB, dovendone dare notizia all’Amministrazione Finanziaria mediante la compilazione della sezione V del quadro CP.
  • A partire dal 30 aprile è disponibile, nell’apposita sezione riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione precompilata 2025. L’invio della dichiarazione, con o senza modifiche, può essere effettuato a partire dal 15 maggio. Per la presentazione c’è tempo fino al 30 settembre (per il modello 730) ovvero fino al 31 ottobre 2025 (per il modello Redditi PF). Peraltro, anticipare i tempi di invio del modello 730 può essere conveniente: infatti, poiché gli eventuali rimborsi d’imposta vengono effettuati dai sostituti d’imposta a partire dalle retribuzioni di competenza del mese di luglio, una presentazione anticipata del modello permette di ridurre i tempi per il rimborso.