Strumenti di accessibilità

News su Lavoro

RSS delle notizie Free del Quotidiano IPSOA pubblicate nell'area Lavoro
  • Il tema della giusta retribuzione è sempre al centro del dibattito italiano, anche e soprattutto a seguito della Direttiva UE che mira a individuare salari minimi equi e dignitosi. Vi è un’esigenza di adeguamento dei salari che non può essere elusa, ma è importante individuare la strada migliore per conseguirla. Quale può essere? Un intervento del legislatore volto ad imporre un salario minimo avrebbe una serie di controindicazioni, come il possibile innalzamento del costo del lavoro a carico delle aziende. La via migliore da percorrere sarebbe quella di utilizzare la contrattazione al fine di garantire la necessaria gradualità nell’aumento delle retribuzioni minime. L’innalzamento della retribuzione oraria richiede una valutazione d’insieme del contratto collettivo, valutazione che deve essere condotta dalle parti sociali. Se ne parlerà durante la XV edizione del Festival del Lavoro, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla sua Fondazione Studi, che si svolgerà a Firenze dal 16 al 18 maggio.
  • Con la nota n. 2893 del 2024, Confcommercio ha fornito chiarimenti rispetto ai criteri di assorbimento previsti dal CCNL del commercio, sottoscritto il 22 marzo scorso, con particolare riferimento all’art. 216. Nel documento di prassi viene indicato che per gli importi erogati dalle aziende, che non siano di merito e non derivino da scatti di anzianità, gli aumenti contrattuali sono assorbibili in due casi: se gli aumenti erogati dalle aziende sono previsti come assorbibili da un accordo sindacale e nel caso che gli aumenti erogati dalle aziende siano da atto unilaterale purché espressamente stabilito all’atto della concessione ed erogati dal 1° gennaio 2022 a titolo di acconto o anticipazione su futuri aumenti contrattuali. Ci si chiede, tuttavia, se un contratto di diritto comune, fonte generalmente eteronoma del rapporto di lavoro, può censurare ciò che le parti individuali possono aver negoziato.
  • Operativi da settembre 2024 i nuovi sgravi totali introdotti dal decreto Coesione per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani al primo impiego stabile. I datori di lavoro hanno però sin da subito l’esigenza di valutare l’effettiva convenienza del ricorso a queste misure rispetto a quella strutturale, al fine di programmare in modo strategico tempi e modalità di assunzione. Occorre dunque mettere a confronto lo sgravio giovani strutturale con lo sgravio coesione per l’impiego di giovani dentro e fuori le ZES al fine di valutare l’effettiva convenienza. Quanto si può risparmiare?
  • Disciplinare aspetti sostanziali dei rapporti di lavoro quali il salario minimo, i diritti dei lavoratori “senza tempo”, i diritti “minimi” dei lavoratori digitali: è questo, in sintesi, l’impegno che la Commissione e il Parlamento europeo stanno profondendo negli ultimi anni in materia giuslavoristica. Si tratta di un modello di tutela che, soprattutto per i lavoratori senza tempo e per quelli digitali, opera attraverso il riconoscimento di diritti procedurali per facilitare l’accesso alle tutele, e l’attribuzione di diritti di informazione individuali e collettivi. Si tratta, quindi, di un protagonismo legislativo di nuovo genere e di una certa ambizione. Infatti, la proposta di direttiva sui riders, approvata definitivamente dal Parlamento europeo lo scorso 24 aprile, si misura con l’impatto delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale con un approccio che potrebbe definirsi sperimentale ed, eventualmente, estendibile nei confronti del più ampio mondo del lavoro, e si spinge fino a intervenire sul terreno sismico della qualificazione del contratto di lavoro. Cosa non convince?
  • Bonus da 100 euro ai lavoratori dipendenti a gennaio 2025. Sarà questo l’importo effettivamente percepito? Dall’analisi della disciplina, prevista dallo schema di decreto legislativo recante interventi ai fini IRPEF e IRES, e grazie ad alcuni esempi di calcolo il beneficio fruibile sembra essere minore. Infatti, l’eventuale stima del netto potrà essere di ammontare diverso a seconda che venga confermato o meno l’attuale esonero parziale dei contributi IVS lavoratori in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2024. Quanto alle modalità di erogazione è previsto che l’importo venga anticipato dal datore di lavoro il quale, in qualità di sostituto di imposta, provvederà poi al recupero con la compensazione con altri tributi e contributi. Quali sono i requisiti per la fruizione del beneficio? Come si chiede? Quali sono i punti ancora da chiarire?